Ubisoft non se la passa tanto bene, con i prezzi delle azioni che precipitano a nuovi minimi dopo l'accoglienza apparentemente tiepida di Star Wars Outlaws e i continui guai di XDefiant. Nel giro di una notte, le cose hanno preso un'altra piega drammatica, con un altro ripido calo sulla Borsa di Londra. Un “significativo azionista di minoranza” ha criticato duramente la società quotata in borsa, scrivendo un lettera aperta agli investitori e minacciando di ricorrere alla legge francese per forzare una vendita privata.
In una lettera resa pubblica (grazie, Gioco d'azzardo interno), AJ Investments, un azionista di minoranza con presumibilmente meno dell'1% di partecipazione nella società, sta facendo scalpore. Richiede la sostituzione del CEO Yves Guillemot e la vendita della società a un'entità privata, con il conglomerato cinese “Tencent come partner e azionista significativo” (Tencent detiene già una quota di quasi il 10%). AJ Investments ritiene che Ubisoft sia gravemente mal gestita e che le sue azioni siano drasticamente sottovalutate, affermando che le azioni dovrebbero valere 40-45 € (attualmente circa 13 €) ciascuna.
“Ubisoft nel suo stato attuale è mal gestita e gli azionisti sono ostaggi dei membri della famiglia Guillemot e di Tencent che ne approfittano. Il management è concentrato nel soddisfare gli investitori battendo i risultati trimestrali e non si concentra su una strategia a lungo termine per fornire un'esperienza eccezionale ai giocatori.”
Sfortunatamente, la lettera aperta chiede a Ubisoft di “implementare un programma completo di riduzione dei costi e ottimizzare i livelli di personale per essere più paragonabili ai leader del settore”, il che significherebbe quasi certamente un altro giro di licenziamenti. Ubisoft deve ancora rispondere alla lettera, ma vi aggiorneremo man mano che la situazione evolve.