La FCC multa AT&T, Sprint, T-Mobile e Verizon per 200 milioni di dollari per la vendita di dati sulla posizione

La Federal Communications Commission sta colpendo i più grandi operatori di telefonia mobile del paese dopo aver scoperto che queste società hanno venduto illegalmente informazioni sulla posizione dei clienti. T-mobile, che ha ricevuto anche una multa che sarebbe stata inflitta a Sprint, pagherà 92 milioni di dollari. Nel frattempo, AT&T dovrà sborsare 57 milioni di dollari, mentre Verizon dovrà pagare una multa di quasi 47 milioni di dollari.

Dopo aver indagato sulla questione, la FCC ha scoperto che queste società vendevano i dati sulla posizione dei clienti ad “aggregatori”. Questi aggregatori continuerebbero poi a vendere queste informazioni a terzi. Secondo la FCC, i vettori non erano più in grado di ottenere alcun consenso significativo da parte dei clienti riguardo a tutto questo movimento dei loro dati. Significava anche che le misure di salvaguardia destinate a proteggere i dati dei clienti non erano più efficaci.

Ente portatori di multe FCC

La FCC afferma che le azioni intraprese da queste società violano la sezione 222 del Communications Act. Questa legge chiarisce che i vettori devono disporre di misure di salvaguardia per proteggere le informazioni dei clienti. La sezione 222 stabilisce inoltre che le aziende devono ottenere il consenso del cliente “prima di utilizzare, divulgare o consentire l’accesso a tali informazioni”. Tutti questi obblighi rimangono in vigore quando le informazioni vengono condivise con terze parti.

La presidente della FCC Jessica Rosenworcel afferma che “questi vettori non sono riusciti a proteggere le informazioni loro affidate. Qui stiamo parlando di alcuni dei dati più sensibili in loro possesso: informazioni sulla posizione dei clienti in tempo reale, che rivelano dove vanno e chi sono.” Rosenworcel ha aggiunto che l'agenzia continuerà a ritenere queste società responsabili rispetto al modo in cui gestiscono i dati dei clienti.

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Questo è un azione sostanziale dalla FCC, comminando multe che sono più di una semplice tiratina d’orecchi. Si spera che ciò porti a un cambiamento significativo all’interno di queste aziende nel modo in cui gestiscono i dati dei clienti.

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