Final Fantasy VII Rebirth avrà un finale ambiguo; Il remake di FFVI potrebbe richiedere molto tempo

Final Fantasy VII Rebirth presenterà un finale ambiguo che manterrà i giocatori interrogati sulla terza e ultima parte della trilogia, secondo il produttore del gioco.

Parlando in una nuova intervista con Julien Chièze, il produttore Yoshinori Kitase e il regista Naoki Hamaguchi hanno discusso dell’imminente seconda parte del progetto di remake e dei loro obiettivi. Rifacendo il settimo capitolo della serie come un nuovo gioco che non era come l’originale, volevano che i giocatori che avevano già familiarità con l’originale fossero curiosi di sapere se la storia sarebbe cambiata o meno. Pertanto, Final Fantasy VII Rebirth presenterà un finale ambiguo, proprio come il finale di Remake, che farà sì che i fan si chiedano come si svilupperanno le cose nella terza e ultima voce della trilogia.

Il produttore di Final Fantasy VII Rebirth ha anche discusso di un potenziale remake di Final Fantasy VI. Per rifare il settimo capitolo della serie, finora, ci sono voluti dieci anni, e per rifare il suo predecessore ci vorrebbe il doppio del tempo, considerando quanti personaggi ci sono. Tuttavia, ci sono molti in Square Enix che vorrebbero rifare il gioco, ma al momento non è possibile confermare nulla su questo progetto.

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Final Fantasy VII Rebirth verrà lanciato su PlayStation 5 il 29 febbraio. Il gioco sarà un’esclusiva temporanea per PS5, quindi non c’è dubbio che alla fine uscirà almeno su PC qualche tempo dopo il suo debutto sulla console di ultima generazione di Sony.

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